Articoli

Caratteristiche dell’acqua alcalina ionizzata

Innanzitutto, l’acqua alcalina è un’acqua più simile all’acqua fisiologica del nostro corpo, il sangue. Come sappiamo il nostro sangue ha un pH di 7,35 ‐7,4. Voi mi potreste dire: ”Se il nostro sangue ha un pH di 7,4 perché dovremmo bere acqua con pH molto più alto”? Giusta osservazione,  se noi mangiassimo esclusivamente  secondo le necessità  fisiologiche ed avessimo una capacità digestiva perfetta.  Se solo sospettate di non rientrare nei parametri appena menzionati,  fareste bene a non disdegnare di prendere in considerazione l’acqua  alcalina ionizzata.

 

L’acqua alcalina ionizzata è un’acqua attiva, viva. La sua efficacia è determinata dalla attività REDOX

espressa con il valore ORP (vedi approfondimento N° 1).

 

In Natura le molecole d’acqua non esistono separatamente, ma raggruppate in clusters (grappoli), ossia gruppi di più molecole  tenute unite dalla  loro tensione superficiale. La comune acqua potabile è composta da 15‐20 ed anche più  molecole per clusters. L’acqua delle migliori sorgenti è formata da clusters di 10‐15 molecole, mentre l’acqua alcalina prodotta dagli IONIZZATORI D’ACQUA  è formata da clusters di 5‐6 molecole.

 

Questo tipo di acqua risulta più facilmente penetrante attraverso  i  MICROTUBULI delle  nostre membrane cellulari, che risultano sempre più sclerotizzate (indurite), riuscendo a reidratare meglio le nostre cellule. Come si è detto più volte, il nostro problema principale è la ritenzione nel nostro corpo, e soprattutto nelle membrane cellulari,  di  un eccessivo carico di rifiuti tossici acidi. Quest’acqua attiva, essendo strutturalmente più piccola è in grado di ripulire le membrane cellulari indurite dalle scorie trattenute, d’ idratare le cellule e di ripristinarne la funzionalità.

 

Chi  beve acqua alcalina, soprattutto quella ionizzata, riferisce di andare più spesso ad urinare, eliminando, a volte, una quantità di urina maggiore dell’acqua bevuta. Ciò si spiega perché si sono riaperti i pori (MICROTUBULI) delle membrane cellulari indurite, permettendo la fuoruscita dell’acqua trattenuta nelle cellule (ritenzione idrica).